INTERVISTA CON L'AUTORE
In conversazione con Erik Kessels - di Lucilla Loiotile
Artista pluripremiato, conosciuto per mostre memorabili come “24HRS in Photos” e per essere una fonte inesauribile di idee, è autore di più di 70 libri di fotografia per lo più vernacolare. Foto di cui si appropria, che rieditata e assembla con ironia in una forma diversa dall’originale, restituendole al pubblico provviste di nuovo senso. Kessels è interessato più alla storia dietro una fotografia che alla fotografia stessa. Negli anni ha costruito con i suoi libri una narrativa visuale che dimostra l’importanza di saper leggere le foto oltre la superficie e lo stereotipo.
Nel mese di novembre Erik Kessels sarà impegnato in Italia con varie iniziative tra cui un workshop a Door a Roma e la presentazione di due nuovi libri; Muddy Dance e Apples and Pears. Ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda.
Ultimamente c’è sempre più interesse intorno all’autorialità. I fotografi si rendono conto che non basta più eseguire delle buone foto per emergere. Bisogna avere una storia interessante e saperla raccontare da un punto di vista diverso. Ecco perché si studiano e si studia con autori che fanno dell’idea il loro punto di forza. I tuoi progetti tra le altre cose si differenziano per la trasversalità dei temi e l’interdisciplinarità dello sviluppo degli stessi. Caratteristiche non semplici da raggiungere in breve tempo e nel tuo caso probabilmente "acquisite" nella tua pratica di pubblicitario. Quali sono le domande che un fotografo dovrebbe farsi quando cerca l’idea per un nuovo progetto e le pratiche che dovrebbe adottare quando ne affronta la realizzazione per renderlo suo e unico?
È uno sviluppo molto positivo che la fotografia sia diventata un mezzo molto democratico, tutti possono prendervi parte. Ma la fotografia è anche un mezzo molto "perfetto e finito", che è qualcosa che spesso diventa problematico. Realizzare e portare a termine un progetto fotografico oggigiorno non è più molto complicato, i risultati si ottengono abbastanza velocemente, ma alla fine non sono abbastanza “profondi”. Soprattutto a causa dell'enorme quantità di nuovi progetti che entrano nel "settore" della fotografia, penso che sia fondamentale che i fotografi imparino a comunicare meglio con i propri progetti. Idee forti e narrazione sono cruciali in questo. Penso che a questo punto siano già state scattate praticamente tutte le immagini possibili, ma non tutte le storie dietro ogni fotografia o serie fotografica sono state raccontate. Dal mio lavoro nella comunicazione, questo è qualcosa che ho imparato e che spesso posso utilizzare per il mio lavoro artistico.

© Erik Kessels - Human Zoo - (https://www.erikkessels.com/human-zoo)
E riguardo ai temi? Dal tuo osservatorio di profondo conoscitore della fotografia, collezionista e docente, ci sono dei temi che si fa fatica a raccontare con sincerità, o che la nostra cultura affronta con reticenza?
I temi che non sono stati trasformati in un progetto fotografico devono essere scoperti e prodotti. E per fare questo, gli artisti devono toccare ed evocare emozioni estreme. Il loro lavoro ha bisogno di sorprendere, scioccare, evocare emozioni o semplicemente essere profondamente toccante. Penso che sia fondamentale che un lavoro fotografico tocchi emozioni forti.
Perché altrimenti qual'è opzione? Cos'è che ti emoziona?
Quindi con queste domande può essere molto semplice per chiunque verificare se un nuovo progetto è abbastanza forte.
Questa è la parte più emozionante della fotografia: come poter trovare un argomento che sia personale, forte e che possa comunicare.
Quando hai trovato un soggetto come questo e sai come ti piace svilupparlo, allora la fotografia può essere un mezzo piacevole da usare e con cui realizzare l'idea.
Muddy Dance è un libro che celebra l'arte del calcio. I giocatori eseguono un'attenta coreografia su un campo fangoso. Questo è il libro di calcio per gli amanti dell'arte, ma allo stesso tempo un libro d'arte per tutti gli appassionati di calcio. In Muddy Dance Erik Kessels dimostra un altro atto di riappropriazione della fotografia vernacolare.


https://rvb-books.com/products/erik-kessels-muddy-dance
Apples and Pears è un omaggio a Hermann Frass, fotografo e giornalista altoatesino. Nel 1968, Frass pubblicò Mele e Pere, un libro contenente immagini di mele e pere destinate alla produzione di liquori." Per molti anni sono rimasto affascinato dalla capacità delle immagini di Frass di celebrare la bellezza monumentale dei frutti, esaltata da una sorprendente scelta di sfondi. È stato bello trovare alcune delle fotografie originali che Frass ha scattato per il suo progetto negli archivi del forum foto a Bolzano, in Italia."


https://www.erikkessels.com/apple-and-pears
BIO
Erik Kessels è un artista, curatore e designer della comunicazione olandese, con un grande interesse per la fotografia. Erik Kessels è dal 1996 Creative Partner dell'agenzia di comunicazione KesselsKramer ad Amsterdam.
Come artista e curatore Kessels ha pubblicato oltre 75 libri delle sue immagini "riappropriate": Wonder (2003), In quasi tutte le immagini (2001-2019), Shit (2018) e Read Naked (2019). Dal 2000 è editore della rivista di fotografia alternativa Useful Photography e ha scritto il bestseller internazionale Failed It!
Ha insegnato alla Gerrit Rietveld Academy (Amsterdam), Écal (Losanna), Raffles (Milano) e all'Accademia di architettura di Amsterdam dove ha curato una celebrazione del dilettantismo.
Kessels ha realizzato e curato mostre come Loving Your Pictures, Mother Nature, 24HRS in Photos, Album Beauty, Unfinished Father e GroupShow. Ha anche co-curato una mostra intitolata From Here on insieme a Martin Parr.
Nel 2010 Kessels è stato insignito dell'Amsterdam Prize of the Arts, nel 2016 è stato nominato per il Deutsche Börse Photography Prize e nel 2019 ha ricevuto il premio VEA "legend" nei Paesi Bassi. La sua retrospettiva di metà carriera è stata esposta a Torino, Düsseldorf, Budapest e quest'anno ha esposto alla SFMOMA. È stato definito “uno stregone visivo” da Time Magazine e “Modern Anthropologist” da Vogue (Italia).
www.erikkessels.com
www.kesselskramerpublishing.com
@erik.kessels
“Kessels’ Eye” on Vimeo
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