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Artrust porta in mostra alla Gipsoteca Giudici
di Lugano, le opere di Letizia Cariello
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Artrust annuncia una nuova collaborazione con la Fondazione Renato e Gianluigi Giudici, per l’organizzazione di mostre temporanee all’interno degli spazi della nuova Gipsoteca Giudici, inaugurata a Lugano lo scorso 22 ottobre. Si comincia con una prima mostra dedicata all’artista contemporanea Letizia Cariello, in questo stesso periodo presente anche al LAC di Lugano con l’installazione Carillon – Opera per Archi. La mostra sarà visitabile dal 2 al 28 novembre negli orari di apertura della Gipsoteca. Nel 2017, le sale della Gipsoteca Giudici ospiteranno invece una mostra temporanea a cura di Artrust, dedicata al pittore italo-svizzero Italo Valenti.
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Artrust, società d’arte con sede a Melano (Ticino), e Fondazione Renato e Gianluigi Giudici, annunciano di aver stretto un accordo di collaborazione per l’organizzazione di mostre temporanee all’interno degli spazi della nuova Gipsoteca Gianluigi Giudici, inaugurata lo scorso 22 ottobre a Lugano, all’interno del complesso Central Park, in via Riva Antonio Caccia. Un accordo che nasce con l’intento comune di promuovere l’arte sul territorio ticinese e nella città di Lugano.
La prima mostra che Artrust allestirà presso gli spazi della Gipsoteca è dedicata all’artista contemporanea Letizia Cariello, italiana di origini napoletane, e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 2 fino al 28 novembre, la mostra presenterà al pubblico una sintesi dell’opera di Cariello, con alcuni dei pezzi più significativi della sua produzione che comprende sculture, fotografie, arazzi e i suoi celebri “calendari”. Media diversi con i quali Cariello indaga i temi del corpo, del tempo e la sua relazione con gli oggetti.
«La collaborazione con Letizia Cariello è per noi un percorso nuovo, perché solitamente non collaboriamo con artisti contemporanei – afferma Patrizia Cattaneo Moresi, direttrice di Artrust – È una strada che abbiamo deciso di percorrere insieme a Letizia, supportandola nella sua presenza sul territorio elvetico, per una ragione che, come sempre nella nostra esperienza, nasce dal gusto personale: amo le opere di Letizia e per questo sono felice di poter contribuire alla loro diffusione».
In concomitanza con la mostra temporanea presso la Gipsoteca Giudici, Letizia Cariello è presente con una propria installazione all’interno della Hall del LAC Lugano Arte e Cultura: Carillon – Opera per Archi, questo il titolo dell’opera, esplora la dimensione del tempo in un luogo di transito e incontro tra le diverse forme d’arte: violoncelli rotti, che riacquisiscono la loro capacità sonora grazie agli interventi dell’artista, con i quali il pubblico è chiamato a interagire per riprodurre il suono registrato nello spazio degli anelli di Saturno e del Sole.
L’esposizione delle opere di Letizia Cariello all’interno degli spazi della Gipsoteca è il primo passo di una collaborazione tra Artrust e la Fondazione Giudici che proseguirà nella prima metà del 2017 con l’organizzazione di una mostra temporanea dedicata all’artista, milanese di nascita ma ticinese d’adozione, Italo Valenti (1912 – 1995).
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Gispoteca Giudici, dedicata a Gianluigi Giudici, propone nel percorso espositivo una selezione di 60 opere (prevalentemente in gesso, ma anche in bronzo e su rame) esemplificative del suo itinerario creativo, distribuite sui due piani della struttura museale, in una successione che parte dal piano superiore dove sono documentate le tematiche proprie della sua proposta partendo da una riflessione sulla ricerca da lui condotta ed esemplificando di seguito la produzione riguardante la figura, l’astrazione e il sacro. Al piano inferiore sono individuate alcune “isole” - aggruppamenti di opere - che meglio inquadrano aspetti del suo lavoro e che si concentrano sui ritratti, sulla evoluzione degli “organismi biomorfi” e sulla realizzazione di opere di grandi dimensioni a destinazione sia pubblica che privata. Questo viaggio si conclude con un ulteriore passaggio nell’ambito della scultura religiosa che, mediante rilievi a sbalzo su rame e rilievi in gesso, introduce allo spazio dedicato all’ampio intervento compiuto tra 1966 e 1992 per la chiesa del Buon Pastore a Vienna, l’opera più significativa della sua produzione sacra. Per una conoscenza ulteriore della sua opera, la Gipsoteca dispone di un deposito che accoglie - visibili anche al pubblico - numerosissimi altri gessi di particolare importanza e uno spazio in cui è ricostruito l’atelier di Gianluigi Giudici e dove sono presentati anche disegni preparatori e gessi per i bronzetti della sua produzione. Da non dimenticare l’ambiente interno alla Gipsoteca destinato ad accogliere mostre di altri artisti, la cui presenza potrà, in alcune occasioni, anche contaminare - in intriganti accostamenti di confronto (o di scontro) - le sale del museo.
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Artrust è una società d’arte con sede a Melano, Ticino. La propria collezione di opere d’arte, che comprende oltre 2mila pezzi di grandi artisti moderni e contemporanei e migliaia di pezzi di antiquariato, è un tesoro che ha deciso di valorizzare e condividere, per portarlo alla conoscenza del più vasto pubblico possibile. Un obiettivo che Artrust persegue con passione ed entusiasmo, non solo attraverso il commercio, la vendita o l’affitto di dipinti e sculture, ma facendo della propria collezione il serbatoio a cui attingere per una lunga serie di attività: l’organizzazione di mostre monografiche sugli artisti presenti, la pubblicazione di cataloghi e libri divulgativi, la proposta di laboratori educativi e didattici per i bambini, l’affitto degli spazi espositivi per eventi privati, la collaborazione e il prestito di opere con musei, enti, associazioni. www.artrust.ch
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Letizia Cariello è nata a Copparo da una famiglia di origini napoletane dedita alla scultura da oltre duecento anni. Prima di concentrarsi sull’impegno dell’arte, ha lavorato per il cinema in Italia e Stati Uniti. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Il lavoro di Letizia Cariello esplora attraverso media diversi, i temi del corpo, del tempo e la sua relazione con gli oggetti. Essi sono indagati nell’ambito delle relazioni tra spazio interiore ed esterno, degli affetti e della ricerca spirituale con particolare attenzione agli Angeli. Questi argomenti caratterizzano le performance, le installazioni e la sua produzione fotografica. Particolare attenzione è dedicata al tema del tempo, che viene esplorato attraverso la scrittura dei “calendari”: una lunga sequenza di numeri e lettere che rappresentano un esercizio di meditazione occidentale inteso a materializzare in forma percepibile il tempo. L’uso del filo rosso sia nel ricamo che nelle installazioni, incarna l’attitudine di ascolto ed aiuto dell’artista verso la realtà che la circonda. Vive e lavora a Milano dove insegna Anatomia Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
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