Spazi che si aprono: rallentare per sopravvivere
Capita che immersi nella routine diventiamo un po' miopi di fronte ad alcune necessità, e che all'improvviso avvenimenti, anche banali, finiscano per apparire segnali che ci suggeriscono una certa necessità di rallentare. Alcune nostre esperienze in ordine sparso:
- di quando un blackout porta degli spazi di riposo e condivisione inaspettati
- del riflettere sui limiti di velocità che - oltre a farci viaggiare in maggiore sicurezza - ci permettono di assaporare meglio un viaggio
- di una tastiera del PC che non funziona bene e di come, nello scrivere più lentamente, ci si trovi a riflettere più profondamente su quello che stiamo scrivendo
- del perdere l'orologio per qualche giorno e ritrovare la leggerezza del conoscere l'orario solo quando è utile veramente.
Piccoli contrattempi che, invece di "far perdere tempo", ne fanno guadagnare permettendo di osservare, riflettere, assaporare, pensare, tacere, ascoltare, riposare.
Sandra Ermacora e Francesca Natale, professioniste partner di Bottega Filosofica, raccontano queste esperienze sui loro profili. Li trovi qui, qui, qui e qui.
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