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Dialoghi su un mondo 

Utopico e sostenibile

Quando usiamo la parola utopia, anche nel discorso quotidiano, ci stiamo spesso riferendo a qualcosa che non è e soprattutto non può essere reale.

Le due parole - utopia e realizzabile - a un primo sguardo sembrerebbero costituire un ossimoro, un po’ come bottega filosofica.
Invece, andando appena oltre, ci rendiamo conto che tutto ciò che l’umanità ha realizzato finora, nel momento in cui è stato pensato la prima volta, era utopia

Qui a Bottega Filosofica, utopia ha sempre fatto pensare a qualcosa di bello e di possibile che, semplicemente, ancora non è ma può essere. A noi piace pensare a un’utopia come a un luogo felice non ancora esistente. Una visione verso la quale camminare, una direzione.
Un pensare che è già un agire: proprio come recita l'hashtag ufficiale del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021, #STIAMOAGENDO, nell'ambito del quale abbiamo proposto tre incontri dialogici.

Il conseguimento degli obiettivi dell'Agenda 2030, infatti, è un esempio calzante: potrebbe essere considerato un’utopia - quel luogo felice non ancora esistente, che siamo capaci di immaginare - che può essere realizzata e che, per questo, diventa la direzione, visibile e chiara del cammino da fare, individualmente e come collettività.
Con l'aiuto reciproco e le sinergie possibili, quella che può sembrare un’utopia lontana, irrealizzabile, piano piano si avvicina e insieme si raggiunge. E questo risultato diventa piattaforma per un nuovo traguardo, una nuova meta che si allontana di nuovo perché ancora più distante e più ambiziosa ma, certo, realizzabile.
Ci è sembrato, quindi, utile e promettente offrire un luogo in cui riflettere insieme e dialogare su come gli obiettivi dell’Agenda 2030 ci coinvolgano direttamente in tutti gli ambiti della vita e ci possano ispirare anche nella semplicità del quotidiano.
A maggior ragione quest'anno, in un momento così incerto e sconcertante in cui il contenimento dell’epidemia apre tante possibilità ma la sua presenza continua a portare con sé disorientamento. Per qualcuno è ancora un freno che, a volte, può diventare anche paralisi.
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Risonanza e accoglienza tra percorsi affini

Quando incontriamo persone che guidano o fanno parte di Società Benefit, di solito succede che presto scopriamo di avere molte cose in comune. Ad esempio:

  • abbiamo fatto la scelta consapevole dell'interdipendenza, ovvero di fare insieme per fare meglio.
  • ci è evidente l'importanza della relazione d'impatto come strumento di progettazione e verifica e faro che guida le scelte, anche quotidiane
  • sentiamo il desiderio condiviso di diffondere il più possibile, e il più rapidamente possibile, il modello delle società benefit tra le aziende italiane e particolarmente tra le PMI, consapevoli - come è accaduto a molte di noi - che a volte lo sono già inconsapevolmente.

Lo scorso 17 settembre siamo state a Firenze, ospiti all'assemblea nazionale del NISB - Network italiano delle Società Benefit. Ne parla Daniela Cadeddu, project manager di SIAacademy, in questo articolo.

Utopie realizzabili al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021

Ci vediamo a Roma, il 29 settembre, a Milano, il 6 ottobre, con Way2global, e a Reggio Emilia, 13 ottobre con Spazionoprofit.

Più informazioni qui. Puoi iscriverti gratuitamente mandando una email a info@bottegafilosofica.it.
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Filosofia applicata al business, dal 2012.

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