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Newsletter Special Edition
ANNA SCAVUZZO Vicesindaco di Milano
Ciao <<Nome>>,
ma che cosa sta succedendo? Partiamo dal fondo, la notizia più importante che forse già saprai è che domenica 25 settembre 2022 si voterà per le elezioni politiche. No, non siamo alla scadenza naturale della legislatura, ma cosa e successo e come cerco di riassumerlo nelle prossime righe.
Sarà una campagna elettorale breve ed intensa, una campagna elettorale in cui l'alleanza di centro destra, forte dei suoi sondaggi, sarà aggressiva e irresponsabile come ha dimostrato di esserlo fino a questo momento, sia in maggioranza che in opposizione.
Potrei stare qui a ricordare Matteo Salvini Ministro dell'Interno, l'estate 2019 e il Papete, citare qualche frase di Giorgia Meloni sul palco di Vox oppure i loro contatti con la Russia.
Preferisco di no, preferisco condividere la relazione del Segretario del Partito Democratico Enrico Letta in cui ha dato le prime indicazioni per quello che sarà il nostro lavoro per le prossime settimane.
Il Segretario ha detto "Queste elezioni si terranno in estate, in condizioni un po' surreali, ma le ultime elezioni estive le abbiamo stravinte, l'anno scorso. D'estate sappiamo fare bene campagna elettorale."
Infatti l'anno scorso qui a Milano le elezioni le abbiamo stravinte con un'organizzazione d'eccezione e non a caso il Segretario ha nominato Responsabile della mobilitazione nazionale delle volontarie e dei volontari della campagna elettorale del Partito Democraticola mia Segretaria, la Segretaria del PD MilanoSilvia Roggiani.
Non conosco persona che possa svolgere questo lavoro meglio di Silvia, buon lavoro!
Se hai voglia di attivarti per la campagna elettorale del Partito Democratico rispondi a questa Newsletter oppure scrivimi sui miei social.
Giovedì 14 luglio
Il Movimento 5 Stelle al Senato non ha votato la conversione in legge del Decreto Aiuti - Decreto di oltre 20 mld di euro di sostegni per persone, famiglie ed imprese per fronteggiare il caro-vita e l'inflazione - a causa della norma riguardante il termovalorizzatore di Roma.
Il mancato voto di fiducia e il durissimo intervento della Capogruppo del M5S, nettamente in opposizione con il Governo Draghi, hanno aperto una frattura che si è trasformata in una profondissima crisi per il Governo. Il Presidente Mario Draghi, in serata dopo la chiusura dei mercati, questo per rimarcare la grande ponderatezza del Presidente, comunica al Consiglio dei Ministri la sua intenzione di dare le dimissioni al Presidente della Repubblica.
Le motivazioni
La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto il Governo dalla sua creazione è venuta meno insieme al patto di fiducia alla base dell'azione dell'esecutivo.
L'obiettivo di realizzare ilProgramma di Governo, su cui le forze politiche avevano votato la fiducia, si basa sulla compattezza, fondamentale per affrontare le sfide future come è avvenuto nei mesi precedenti.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto il Presidente Draghi ufficializzando la richiesta di dimissioni ma le ha respinte, inviando al Parlamento per mercoledì 20 luglio con lo scopo di chiedere la fiducia e quindi “parlamentarizzare” la crisi.
Nei giorni successivi si sono susseguiti numerosi appelli della società civile per chiedere la prosecuzione del Governo Draghi fino alla fine della legislatura, tra questi l'appello di circa 2.000 sindaci, autorità più prossime ai cittadini e quello del personale sanitario.
Con il senno di poi posso dire che la società civile è, come spesso accade, più responsabile e lungimirante della classe politica.
Mercoledì 20 luglio:
La mattina si apre al Senato con il discorso del Presidente Mario Draghi di cui vi suggerisco l'ascolto.
Un discorso che possiamo suddividere in una prima parte in cui il Presidente ha molto insistito sull'identità del suo Governo di unità nazionale, nato a determinate condizioni, elencando gli obiettivi raggiunti dandone merito ai componenti della sua maggioranza.
Tra i risultati di cui essere orgogliosi: la campagna vaccinale che ci ha fatto registrare uno dei tassi di vaccinazione più alti d’Europa, una rapida uscita dalla recessione dovuta alla pandemia con un'economia che nel 2021 è cresciuta del 6,6% e la riduzione di 4,5 punti percentuali del nostro debito.
A tutto questo aggiungo la credibilità e la garanzia che la figura del Presidente Draghi ci ha dato in Europa e a livello internazionale, che in questo particolare momento della storia sono di fondamentale importanza.
Nella seconda parte del discorso il Presidente Draghi è risultato abbastanza categorico negli obiettivi, respingendo quindi richieste precedentemente fatte da alcuni partiti, soprattutto dalla Lega.
Nella chiusura del discorso il Presidente si è rivolto ai Parlamentari e ai partiti chiedendo esplicitamente: "siete pronti a ricostruire questo patto?" (...) "è una risposta che non dovete dare a me ma la dovete dare a tutti gli italiani."
Il contenuto del discorso o, per essere più precisi, il pretesto del contenuto del discorso ha trasformato una rottura scatenata dal Movimento 5 Stelle, il quale ha rischiato di scindersi nuovamente durante il voto per il sostegno al Governo, in una crisi che ha avuto come protagonista il centro destra, portando quindi la Lega e Forza Italia insieme ovviamente al M5S compatto a non votare la fiducia al Senato.
Con questo scacco, e mi permetto di dire questo spettacolo grottesco, che ha visto queste forze politiche mettere davanti agli interessi del Paese i propri interessi elettorali, sono a rischio la terza rata per il 2022 dei fondi del PNRR (19 miliardi di euro) e lo stanziamento di miliardi di aiuti previsti per il caro-bollette e carburanti. Inoltre numerose iniziative in cantiere non vedranno la luce, come il salario minimo, la riduzione del cuneo fiscale sui redditi medio-bassi e del costo del lavoro.
Giovedì 21 luglio:
In mattinata il Presidente Draghi ha depositato il suo discorso alla Camera dove ha ringraziato e chiesto di sospendere la seduta annunciando le sue dimissioni.
Al Quirinale il Presidente Mattarella ha accolto le dimissioni prendendo atto di quanto accaduto in Parlamento e dando il via all'iter di colloqui con la Presidente del Senato Casellati e il Presidente della Camera Fico.
A seguito dei colloqui il Presidente Mattarella ha sciolto le Camere dando fine alla legislatura: si andrà al voto anticipato e il Governo resterà in carica per gli Affari correnti.
Durante il discorso con cui lo ha annunciato,Mattarella ha sottolineato con la lucidità che lo contraddistingue che il periodo che attraversiamo non consente pause.
Un mio ringraziamento va al Presidente Mario Draghi per questi mesi, per come una persona di così alto profilo si sia messa a disposizione con grande generosità per il suo popolo, come sempre un grazie al Presidente Sergio Mattarella, ai Ministri e ai Parlamentari del Partito Democratico che fanno della responsabilità la loro guida guardando agli interessi del Paese e non ai propri.
Anna Scavuzzo Vicesindaco e Assessore all'Istruzione
con delega alla FoodPolicy e all'Agricoltura
e ai rapporti con le comunità religiose
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